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IL RUOLO DEL PODOLOGO NELLA PREVENZIONE DEL PIEDE DIABETICO

IL RUOLO DEL PODOLOGO NELLA PREVENZIONE DEL PIEDE DIABETICO

da Romina De Gasperis | 28 Gen, 2024 | Approfondimenti

Il piede diabetico è una complicanza cronica del diabete, definito dall’International Working Group on the Diabetic Foot (IWGDF) come “Infezione, ulcerazione o distruzione dei tessuti del piede di una persona affetta da diabete mellito, di solito accompagnato da neuropatia e / o arteriopatia degli arti inferiori”. (Van Netten JJ, Bus SA, Apelqvist J, Lipsky BA, Hinchliffe RJ, Game F, et al. Definitions and criteria for diabetic foot disease on behalf of the International Working Group on the Diabetic Foot. 2020 [cited 2021 Dec 2])

L’elevata incidenza delle ulcere del piede diabetico è determinata dall’aumento della prevalenza del diabete e della prolungata aspettativa di vita dei pazienti. Purtroppo, circa il 15% dei diabetici avrà un’ulcera al piede nel corso della propria vita.

(Brocco E, Ninkovic S, Marin M, Whisstock C, Bruseghin M, Boschetti G, et al. Diabetic foot management: multidisciplinary approach for advanced lesion rescue. J Cardiovasc Surg (Torino)  2018 Oct 1

Le cause delle ulcere del piede diabetico sono la neuropatia periferica, le deformità dei piedi, i traumi, i picchi pressori plantari e la malattia vascolare periferica.

La neuropatia sarà responsabile di una ridotta sensibilità del piede. Per tale motivo il piede sarà più vulnerabile a condizioni esterne quali calzature troppo strette o temperature eccessive che si possono incontrare ad esempio in estate camminando a piedi nudi sulla sabbia. Inoltre la neuropatia sarà responsabile di una modalità diversa di cammino con la comparsa di ipercarichi plantari (callosità) nella cui sede si sviluppano poi tipicamente le ulcere neuropatiche.

La vasculopatia periferica rende i piedi più vulnerabili a causa dell’insufficiente irrorazione di tutte le strutture del piede e soprattutto della pelle a causa del ridotto apporto di ossigeno. (Piede diabetico, Prof. Luigi Uccioli)

La cute diventa progressivamente più fragile e può così andare incontro ad ulcerazioni di difficile guarigione proprio a causa dell’insufficiente apporto di sangue.

Le complicanze a carico del piede comportano costi enormi per le persone diabetiche. I problemi al piede assorbono il 12-15% delle risorse sanitarie per il diabete. In paesi in via di sviluppo, tale percentuale può raggiungere il 40%.

Dato l’alto costo per la cura delle ulcere e per le amputazioni per l’individuo, per il sistema sanitario e per la società, è stato dimostrato che la prevenzione delle ulcere e delle amputazioni ai piedi può essere efficace migliorando il rapporto costo-beneficio e accrescendo l’economia sulla spesa, se si mettono in campo vari metodi – tra cui la formazione del malato, calzature adeguate e cura sistematica dei piedi delle persone a rischio e quindi la prevenzione.

Cosa fa il podologo:

Il Podologo, professionista preparato, consiglia ed esegue esami specializzati per individuare e trattare i piedi a rischio previene complicanze, previene e svolge medicazione delle ulcerazioni del piede e assiste il paziente anche ai fini dell’educazione sanitaria realizzando interventi di screening, prevenzione, educazione terapeutica finalizzati all’autogestione della malattia, del trattamento e della riabilitazione del piede del paziente soprattutto anziano o non autosufficiente, evitando recidive e indicando la corretta profilassi ai pazienti con malattie croniche.

Di seguito riporto delle precauzioni da seguire:

  • Controllare frequentemente i piedi al fine di identificare tagli, ulcere, arrossamenti, gonfiori e infezioni.
  • Lavare i piedi ogni giorno con acqua tiepida, evitare pediluvi con sale o disinfettanti perché disidratano la cute. Asciugarli soprattutto tra le dita.
  • Applicare una crema idratante specifica assicurandosi che non rimangano residui tra gli spazi interdigitali.
  • Cambiare tutti i giorni le calze che devono essere di cotone, meglio se prive di cuciture.
  • Usare scarpe comode a pianta larga. Evitare quindi scarpe strette, tacchi alti, zoccoli e sandali.
  • Non eliminare calli o duroni con pietra pomice, evitare callifughi e l’utilizzo di forbici lamette ecc.
  • Non tagliare o bucare bolle, vesciche.
  • Fare delle passeggiate, l’esercizio fisico migliora la circolazione.
  • In caso di ferite o ulcere contattare il Podologo che vi indirizzerà nel centro più vicino.

I regolari controlli podologici sono importanti per rilevare tutte le condizioni che possono evolvere verso la comparsa di una lesione ulcerativa; sono necessari, inoltre, per ottimizzare i trattamenti ortesici ed attuare l’educazione terapeutica. Nello specifico, la rimozione delle ipercheratosi riduce le pressioni dinamiche di picco del 30%. La presenza di aree ipercheratosiche aumenta il rischio di lesione in quanto si comporta come corpo estraneo contro la superficie plantare determinando la rottura del tessuto sottostante.

È importante anche la gestione delle lamine ungueali e la protezione delle deformità con presidi in silicone realizzati su misura al momento della visita.

L’educazione, quindi, alla gestione del piede nei pazienti diabetici rappresenta un punto importante nella prevenzione per due motivi: informare i pazienti sui meccanismi ezio-patogenesi alla base dell’ulcerazione, offrire strumenti per prevenirla.

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